Sono emiliano, cantautore e papà.
Per gente emiliana come me aiutare, fare squadra, soprattutto nelle difficoltà, è qualcosa che ha a che fare col nostro DNA.
Sono cantautore e dai grandi ho imparato che con le canzoni, oltre a divertire e a emozionare, puoi anche sensibilizzare.
Sono papà e quindi lotto per un mondo migliore, non più solo per me ma anche per mia figlia.
Questi motivi, insieme all’urgenza di situazioni sociali che ho incontrato nel mio percorso, mi hanno spinto a usare il microfono per progetti che vanno oltre i concerti e i dischi.
impegno sociale

Papà Gianpietro Ghidini ha perso suo figlio all’età di sedici anni, suicidato dopo aver assunto una droga sintetica.
Per non commettere più certi sbagli, per capire come prevenire e per allargare il dialogo figli genitori porta la sua testimonianza in tutte le scuole d’Italia. Oltre 1600 gli incontri nel giro di sei anni. Con la mia chitarra lo seguo in tanti appuntamenti affinché il suo messaggio, unito alla grande potenza della musica, arrivi ancora più forte.

NAZIONALE ITALIANA CANTANTI
Terzino sinistro della nazionale cantanti da luglio del 2014. Oltre trenta gli incontri disputati tra cui la “Partita del cuore” allo Juventus stadium, al Marassi di Genova e all’olimpico di Roma.
Seguo attivamente le iniziative dell’associazione andando a promuovere gli eventi nelle scuole e nei media locali.
La Nazionale cantanti è una organizzazione formata da alcuni dei più prestigiosi protagonisti della musica italiana che, riunendosi spontaneamente, hanno deciso di impegnare la loro immagine di artisti e sportivi in un progetto di solidarietà a lunga scadenza. In 30 anni di associazionismo e 36 anni di attività, la formazione ha disputato oltre 540 partite di fronte di oltre 26 milioni di spettatori, in tutti gli stadi italiani, e ha raccolto fondi per una cifra che supera i 91 milioni di euro.

#ilsilenzioèdolo
Ismaele La Vardera è un giovanissimo giornalista di Telejato che ama raccontare verità scomode della sua terra, la sicilia.
Dopo aver raccontato di brogli nel suo comune, Villabate, viene emarginato dalla sua comunità. Per tutti diventa “l’infame”.
Per fortuna “Le iene” si occupano del suo caso e, grazie al servizio sulla sua denuncia, ottiene un primo riscatto: dimissioni di tutta la giunta dopo il programma televisivo.
Qualche mese dopo, Ismaele, mi racconta la sua storia dopo un mio live al teatro politeama di Palermo.
Ci annusiamo e ci capiamo al volo.
Rientro a Correggio e la sera stessa scrivo di getto una canzone “Il silenzio è dolo”, metto l’accento su quanto sia stato doloso il silenzio che ha trovato Ismaele nel suo paese dopo la denuncia.
Il racconto musicale e il sodalizio con lui si evolve velocissimo: in dodici mesi incontriamo 100.000 studenti e giriamo in tantissime piazze, scuole, aule universitarie, convegni e raduni.
Ismaele ora è un inviato del programma “le Iene”.
LINGUA LIS
Qualche settimana dopo l’uscita di uno dei miei primi brani “La differenza” mi scrivono alcuni genitori di bambini sordi dicendomi che la canzone ha un bel testo ma i loro figli non possono godere del pezzo come tutti gli altri.
Scatta subito una molla in me: farla arrivare al meglio anche a loro. Mi invento così un videoclip totalmente in lingua LIS, la lingua dei segni.
Per dare evidenza al progetto chiamo due amici conosciuti ad interpretare il testo nel video: La famosa influencer Chiara Ferragni, qua ancora in rampa di lancio, e il presentatore Alvin. Il video ottiene tante visualizzazioni e colpisce parecchio.
Da lì in poi, ad ogni mia esibizione live, eseguo un piccolo tutorial in lingua LIS per fare riflettere tutto il pubblico su questo argomento.

AFRICA
L’associazione “buona nascita onlus” di Carpi mi ha fatto conoscere l’emergenza umanitaria di alcuni villaggi del Benin nell’Africa centrale. Da lì la voglia di approfondire e di andare di persona a conoscere meglio la situazione. Preso atto del bisogno immediato mi sono messo a disposizione subito.
Siamo partiti con una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per togliere tanti bambini dalle miniere. Abbiamo poi realizzato un pozzo dove mancava acqua potabile e infine siamo riusciti nell’ambizioso progetto “su le mani Italia Benin” portando per una settimana quattro chirurghi e tre infermiere in un ospedale del Benin. Hanno operato oltre 60 pazienti e ridato speranza di vita a chi ormai non vedeva la luce in fondo al tunnel.

È un associazione nata in America per aiutare i più deboli, ora sta prendendo piede in Italia. I city Angels, riconoscibili dal basco blu e dalla giubba rossa, portano aiuto a senzatetto, migranti, tossicomani, etilisti, vittime della criminalità.
Mario Furlan, il presidente italiano, mi ha voluto tra i testimonial e ho accettato con piacere. Nei loro appuntamenti mi metto a disposizione per servire un pasto caldo e suonare qualche brano.


Nel 2015 ho toccato l’incredibile numero di 100 concerti in un anno e ho deciso di festeggiarli con un concerto nella capitale, all’auditorium parco della musica. Volevo che la festa non fosse solo mia o degli spettatori ma anche di qualcuno meno fortunato. Ho quindi deciso di devolvere l’intero incasso alla “Peter Pan” di Roma, realtà che qualche mese prima mi aveva lasciato un segno profondo durante una mia visita presso la loro sede.
Alle pendici del Gianicolo, la Grande Casa di Peter Pan è un polo di accoglienza che mette a disposizione dei bambini malati di cancro, in cura presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù, trentadue unità abitative dotate di servizi, oltre ad ampi spazi comuni che favoriscono la socializzazione delle famiglie.

Da qualche anno sono donatore e testimonial Avis. La scintilla è scattata ad un mio concerto in Lunigiana, organizzato da alcuni volontari dell’associazione. Grazie a loro ho potuto conoscere meglio l’importanza della donazione e ho deciso di iniziare a donare. La prima volta, per ovvia riconoscenza, l’ho fatta proprio in Lunigiana.
I responsabili nazionali, in seguito, visto il mio impegno e il mio ruolo pubblico, mi hanno voluto come testimonial per varie campagne di sensibilizzazione.
